Ottone anallergico

Ottone anallergico

Alcuni accessori sono realizzati in ottone non galvanizzato, vale a dire che il gioiello è interamente composto in ottone e non sono stati applicati strati superficiali di altra natura, i quali, non solo potrebbero contenere nichel, ma imporrebbero di tenere l’oggetto lontano dall’acqua  e altro ancora.

L’ottone  è una lega color oro nichel free costituita essenzialmente da rame e zinco, e no, non si rovina. Con il tempo potrà ossidarsi – come tutti i metalli, del resto – e forse diventare un po’ più scuro, cioè ossidarsi.

Spesso si pensa che meno si indossa e si bagna un gioiello, più questo “durerà” nel tempo. Ecco, nel caso dell’ottone: scordatelo! Indossare un gioiello in ottone mentre si fa un bagno, ad esempio, è un’ottima abitudine: l’oggetto verrà “lavato” assieme a te, rimuovendo quelle sostanze esterne che, con il tempo, avrebbero creato una patina di ossidazione. Ebbene, l’ottone non si rovina come la comune bigiotteria, che diventa rossiccia e poi nera.

Ma cosa è l’ossidazione? È un processo naturale che coinvolge i metalli che entrano in contatto con l’ossigeno e sostanze ossidanti (sudore particolarmente forte, cloro, alcuni prodotti cosmetici)Soprattutto, però, è un processo reversibile perché basterà lavare e lucidare il metallo affinché torni come prima. Naturalmente, velocità e intensità di questo processo dipenderanno dall’ambiente in cui l’ottone si troverà. La pelle di ognuno di noi, ad esempio, ha secrezioni differenti, per cui a qualcuno un gioiello in ottone ossiderà poco o nulla, ad altri più velocemente.

 Si può verificare un rilascio di colore verde scuro sulla pelle in presenza di sudore particolarmente strong. Si tratta di una patina di ossidazione, tutto fuorché tossica e lavabile con acqua e sapone. 

Cura dei gioielli in ottone

La naturale patina di ossidazione che modifica progressivamente il colore di questi metalli può essere facilmente rimossa con vari metodi.
Esistono in commercio dei prodotti specifici per la pulizia di rame e ottone che aiutano a ripristinare il loro colore originario dopo l’ossidazione.
In alternativa si può utilizzare un metodo naturale molto efficace: basta miscelare succo di limone e bicarbonato di sodio, in proporzione tale da formare una crema “effervescente” piuttosto fluida. Essa va applicata sull’ottone, strofinata delicatamente, per poi lasciarla agire per qualche minuto. Si noterà quasi subito che il metallo schiarisce progressivamente fino alla totale scomparsa della patina di ossidazione, infine si risciacqua e si asciuga accuratamente il monile con un panno morbido. 

Dopo la pulitura, sia con metodo chimico che naturale, è possibile che l’ottone resti leggermente opaco: è sufficiente lucidarlo con un apposito panno per farlo tornare all’originario splendore.

Evitare la formazione della patina scura sulla pelle da parte di anelli o bracciali in ottone è molto semplice: dopo averli puliti e lucidati basta applicare uno o due strati di smalto trasparente per unghie sull’area che va a contatto con la cute. In seguito, se necessario, si può rimuovere lo smalto con del solvente a base di acetone, e riapplicarlo.

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